La ricerca della felicità è qualcosa di antico come l’uomo. Da millenni ci interroghiamo su cosa sia, come si raggiunga e come si mantenga quella sensazione così effimera e meravigliosa che chiamiamo felicità.
Al giorno d’oggi c’è una tendenza diffusa a credere che il fine ultimo di questa ricerca sia il denaro.
Quante volte abbiamo sentito dire che il denaro rende felici? Per assurdo, però, questa idea nasce quasi sempre in coloro che non ne hanno tanto.
Perché in quanto esseri umani tendiamo sempre a desiderare ciò che non abbiamo e a vedere in ciò che non riusciamo a ottenere la soluzione a tutti i nostri problemi.
Che sia il partner giusto, un’automobile sportiva, una casa più grande, vestiti più costosi o, molto semplicemente, sempre più soldi.
Ma i soldi fanno davvero la felicità?
Il denaro di per sé è veramente in grado di regalarci quel mix di sensazioni meravigliose che ci fanno sorridere con il cuore?
Questa è una domanda che si pongono tantissime persone. Tra queste c’era anche una coppia statunitense che ha trovato una risposta certa viaggiando.
Si chiamano Corey ed Emily e dopo un lungo percorso personale sono ormai sicuri: non è la ricchezza materiale che porta felicità. È un tipo di ricchezza diverso, molto più complesso e astratto.
Corey ed Emily sono nati e cresciuti negli Stati Uniti, ma (come tanti altri) si sono presto sentiti traditi dal “sogno americano”: seguire il percorso tradizionale fatto di scuola, lavoro, famiglia e ferie forzate non li aveva resi per niente realizzati.
Così, un giorno hanno deciso di mettere in discussione tutta la loro vita.
La Vanlife di Corey ed Emily
“Il nostro esperimento nasce nel 2013”, raccontano sul loro blog. “Ci siamo chiesti: è possibile vivere una vita nomade e avventurosa, ma nel frattempo lavorare in remoto per guadagnarci da vivere?Quali opportunità e sfide nasceranno da questa scelta di vita? Cosa impareremo? E soprattutto, ne varrà la pena?”
Come tante altre persone in tutto il mondo, Corey ed Emily cercavano una vita che li soddisfacesse e li realizzasse, perché quella tradizionale non faceva altro che deprimerli.
Così, sono partiti.
“Alla fine abbiamo deciso di vagare alla ricerca di avventura, libertà e verità“, raccontano. “Abbiamo finanziato la nostra nuova vita lavorando in remoto dal computer. Ci sono stati tanti sali e scendi… meteo inclemente, crisi, ossa rotte, meraviglia, bellezza, coraggio, nuove prospettive e nuovi amici. Oggi siamo in viaggio no-stop da quattro anni“.
La coppia ha passato quattro anni on the road mantenendosi come sviluppatori web e guide di trekking. Lo ha fatto a bordo della loro casa mobile: un van Volkswagen Westfalia del 1987 che hanno ribattezzato “Boscha”.
Con questo mezzo, Corey, Emily e il loro cane Penny Rose hanno viaggiato per oltre 100.000 chilometri nel continente americano.
Hanno vissuto la vera Vanlife, fatta di pochi beni materiali ma tanto amore ed emozioni quotidiane.
Hanno scoperto luoghi straordinari, dormito sotto le stelle e apprezzato il potere infinito della natura, che sa come far sentire piccoli e insignificanti i problemi di tutti i giorni.
Cosa hanno imparato da questo lungo viaggio che è diventato la loro vita? Soprattutto due lezioni.
#1 La vita è qui e ora
La prima è che “niente è impossibile e niente è garantito“. Per questo motivo, tutto va apprezzato al massimo in ogni secondo. Rinunciare ai propri sogni è una tragedia, perché nulla dura per sempre. Se desideri qualcosa, fai di tutto per ottenerla il prima possibile e goditela al massimo.
#2 La felicità è una questione di ricchezza interiore
La seconda lezione che hanno imparato riguarda la felicità.
Dopo quattro anni passati a vivere on the road, la coppia è certa che la felicità si ottenga con la ricchezza, ma non quella materiale: quella strettamente personale, emotiva e spirituale.
Vivere in un van significa non avere molto ma al tempo stesso avere tutto ciò di cui si ha bisogno. È tutta una questione di prospettiva:
“Io possiedo una casa”, dice Emily. “È una casa bianca, e ha persino un piano superiore e una cucina completa. Si può dormire tranquillamente in quattro, nella mia casa. Però ha quattro ruote. La mia casa è un Volkswagen Vanagon. È stupenda, ma non nel senso di bellezza che va di moda oggi”.
Secondo la coppia, il problema che attanaglia molte persone infelici al giorno d’oggi riguarda proprio l’incapacità di accettare punti di vista alternativi.
Così come Emily vede in un veicolo con quattro ruote una casa, tutti dovrebbero cambiare prospettiva per scoprire la felicità. E il primo passo è cambiare prospettiva sul concetto di ricchezza:
“Siamo davvero ricchi quando lavoriamo non solo per i soldi, ma per uno scopo. Quando usciamo dalla nostra comfort zone per cercare l’avventura. Quando seguiamo le nostre passioni e accettiamo le nostre differenze. Quando facciamo del nostro benessere la priorità e realizziamo che le opinioni degli altri non sono una nostra responsabilità”.
La felicità è tutta una questione di ricchezza interiore, quella che ti riempe il cuore di emozioni intense e la mente di ricordi preziosi e indimenticabili.
Ognuno di noi deve puntare alla propria personale felicità. Per Corey ed Emily si tratta della Vanlife:
“Viviamo in un van semplicemente perché è ciò che amiamo fare. Questa scelta di vita ci ha aiutati a trovare la vera ricchezza”.
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