Il simbolismo della Croce, René Guénon

La maggior parte delle dottrine tradizionali simboleggiano la realizzazione dell’«Uomo Universale» con un segno che è dappertutto uguale, e questo perché esso è uno di quelli che si ricollegano direttamente alla Tradizione primordiale: si tratta del segno della croce, segno che rappresenta in modo evidentissimo la maniera in cui si giunge a tale realizzazione mediante la perfetta comunione della totalità degli stati dell’essere, gerarchizzati in modo armonico e conforme, nel loro sviluppo integrale secondo i due sensi dell’«ampiezza» e dell’«esaltazione».

Il senso orizzontale rappresenta l’«ampiezza», ovvero l’estensione integrale dell’individualità assunta come base della realizzazione, estensione che consiste nello sviluppo indefinito di un insieme di possibilità soggette a determinate condizioni particolari di manifestazione; e deve esser ben inteso che, nel caso dell’essere umano, tale estensione non si confina assolutamente nella parte corporea dell’individualità, ma comprende tutte le modalità di quest’ultima, dovendosi tener presente che lo stato corporeo è propriamente una soltanto di tali modalità.

Il senso verticale rappresenta la gerarchia, anch’essa indefinita – e a maggior ragione –, degli stati molteplici, ognuno dei quali, anch’esso inteso in tutta la sua integralità, è uno di questi insiemi di possibilità, che si riferiscono ad altrettanti «mondi» o gradi, i quali sono compresi nella sintesi totale dell’«Uomo Universale»