Ogni atomo del nostro organismo proviene dal cibo, quindi addirittura a livello di biofisica atomica, il nostro corpo è esattamente il cibo che abbiamo ingerito; in altri termini, siamo esattamente cibo che cammina.
Questo è proprio il motivo scientifico di base per cui curare un uomo significa precisamente curare il cibo che ingerisce.
Di conseguenza, L’unico vero “farmaco” è proprio esattamente l’alimentazione specie-specifica.
A rigore scientifico, in ordine di tossicità crescente, le droghe sono fondamentalmente così classificate:
1) droga leggera (tabacco, marijuana, hascisc, ecc.);
2) droga pesante (cocaina, eroina, oppio, ecc.);
3) droga profonda (cosiddetto “cibo” aspecifico).
Nemmeno la droga più pesante riesce ad innescare i predetti profondissimi danni fisiologico-strutturali anche nucleico-genetici provocati dalla droga profonda, (per rendersene conto basta provare ad uscire dalla fortissima tossico-dipendenza provocata dal cosiddetto “cibo” cotto, costituito da strutture molecolari talmente microalterate dalla cottura da provocare ad ogni dose anche una predetta leucocitosi digestiva).
Di conseguenza, uno degli errori più grandi in assoluto che può fare un medico, è definire “cibo” una qualsiasi predetta droga.