Questa storia inizia nel 1998, quando Eric Bermen, un giovane di 29 anni, della Florida, conosce una ragazza il cui padre, di 90 anni, ha “le mani piu’ grandi che abbia mai visto”.
Nel corso del tempo Eric , incuriosito da questo gigante, viene a scoprire la vera identità dell’uomo: egli è niente meno che Otto Skorzeny, leggendario SS , guardia del corpo personale di Hadolf Hitler, nascosto in America per tutti quegli anni grazie alla copertura dei servizi segreti americani.
Nei mesi precedenti la sua morte, avvenuta nel 1999, Otto Skorzeny rivelo’ a Bermen alcune delle informazioni piu’ sbalorditive che siano mai state rese note riguardanti i luoghi e le attività delle maggiori personalità del Terzo Reich prima e dopo la sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale.
Fra le informazioni date a Bermen vi furono quelle relative a Prescott Sheldon Bush, di origini tedesche e naziste, e di suo figlio George Herbert Walker Bush, 41° Presidente degli Stati Uniti d’America.
Queste informazioni vennero confermate da una serie di foto conservate in una scatola da scarpe consegnata a Bergen, fra le quali la piu’ eclatante immortala la famiglia di Prescott Sheldon Bush, probabilmente in una casa bavarese, insieme a personalità del Terzo Reich come Joseph Mengele, il medico nazista tristemente soprannominato “Angelo della morte” , Martin Bormann, segretario personale di Hadolf Hitler e Otto Skorzeny, guardia del corpo personale del Fuhrer. La potete vedere qui\’
Quindi le origini del 41° Presidente degli Stati Uniti sarebbero tedesche …e non solo ?
Otto Skorzeny sostenne di essere a conoscenza di questo segreto in quanto era stato lui stesso a ricevere l’ incarico di introdurre in America , con l’ aiuto della CIA , la famiglia tedesca negli anni intorno al 1930, e che il vero nome di George Herbert Walker Bush era George H.Scherff, Jr. figlio di George Scherff,Sr. assistente tedesco dell’ inventore Nikola Tesla in America.
Il giovane George avrebbe trascorso i primi anni della sua vita negli Stati Uniti curiosando nel laboratorio di Nikola Tesla, aiutando il padre George Scherff, Sr. a spiare, rubare i progetti del geniale scienziato serbo, e a inviare le informazioni in Germania.
Il Terzo Reich era infatti molto interessato alle scoperte di Tesla e intendeva sviluppare la sua tecnologia per incrementare ulteriormente il potere del Fuhrer.
Per tutta la sua vita l’ inventore Nikola Tesla subì contenziosi di ogni tipo relativi alle sue invenzioni, che gli venivano costantemente carpite e sviluppate in Germania ed in altri paesi. Malgrado l’ immensa ricchezza che sarebbe stata generata da quelle geniali scoperte egli visse infine povero e indebitato, e morì, come leggeremo, assassinato?
Otto Skorzeny descrisse a Bermen il suo ruolo (insieme a Reinhard Gehlen) nell’ assassinio dell’ inventore di origine serba. Egli in breve confermò che il giorno 5 gennaio, per tutto il tempo interrogò lo scienziato in una stanza di albergo del New Yorker Hotel, per ottenere delle informazioni particolarmente importanti non rilevate nei suoi documenti, lasciò infine intuire che il giorno dopo soppresse lo scienziato soffocandolo. Perche’?
Forse Tesla, arrivato ormai alla veneranda età di 87 anni, povero e abbandonato, intendeva denunciare i soprusi di una vita, svelando i nomi ed i fatti e presentando una situazione compromettente per qualcuno di veramente potente.
Ma cosa indusse Otto a rivelare queste informazioni non è ben chiaro.
La natura umana porta a pensare al fatto che Otto Skorzeny, pur in punto di morte, sarebbe comunque rimasto dell’ idea di preservare la sicurezza della moglie e delle figlie viventi, invece con queste rivelazioni, sicuramente metteva in pericolo la loro vita.
La spiegazione data era che vi era stato un imbroglio ai danni di Otto, nell’ ordine di milioni di dollari, da parte degli Sherff, e di cui Skorzeny voleva assolutamente vendicarsi. L’ intrigo , abilmente tenuto nascosto per decine di anni, vanta la collaborazione di attori di primo piano, dediti a tesserne la trama.
Estendendo la ricerca troverete molte correlazioni fra quanto esposto in questo breve articolo e altro riportato in vari documenti in lingua ingllese descriventi la rete di interessi economici ad alto livello, che hanno portato a nascondere in USA intere famiglie di eminenti esponenti del Terzo Reich, aventi possibilità economiche immense e tecnologia di altissimo livello, carpita al piu’ grande scienziato dell’ era moderna, non è fantascienza ipotizzare che Otto Skorzeny dicesse il vero quando riferi’ a Bermen che non era il cadavere di Hitler quello ritrovato nel bunker di Berlino e che i servizi segreti americani lo sapevano bene, in quanto alla verifica delle impronte dentali queste non corrispondevano, una cosa da tenere assolutamente segreta.
Nel nostro Bel Paese alcune informazioni non vengono mai date, non solo la televisione, wikipedia e gli organi di informazione , ma anche la blogosfera viene tenuta piu’ o meno all’ oscuro di alcune informazioni che circolano liberamente in lingua inglese nel resto del mondo , magari cambiandolo, o comunque buttando un seme che forse, prima o poi darà il suo frutto.
Cosi’ è anche per l’ argomento trattato in questo post, estratto interamente da un dossier ben articolato circolante nel web addirittura dal 2007 che potete leggere partendo da qui\’
L’ invito a riflettere su quante cose del passato sono state tenute nascoste a noi gente comune , regolandosi su quante cose ci vengono celate al momento.
Chi detiene il potere puo’ muoverci come burattini, sapendo benissimo che la massa puo’ essere soggiogata.
Sino ad ora, almeno…è stato così