Avere fiducia nelle nostre capacità ed essere orgogliosi di ciò che siamo, ci fa brillare di luce propria… però meglio fare attenzione, c’è chi involontariamente (o volutamente) potrebbe aver voglia di spegnerla.
Purtroppo è vero, spesso chi irradia gioia, voglia di fare e trasuda benessere, attira le invide del prossimo, ma solo quando il prossimo non ha la forza di assumersi le sue responsabilità e provare a cambiare la sua vita.
“L’invidia è mille volte più terribile della fame, perché essa è fame spirituale”
– Miguel de Unamuno
Brillare di luce propria vuol dire godere di buona autostima, avere le giuste ambizioni nella vita e ispirare il prossimo al benessere irradiando buonumore e felicità.
Essere soddisfatti e orgogliosi di sé non significa sapersi accontentare, anzi, significa voler sempre migliorare riconoscendo i piccoli traguardi quotidiani e senza perdere di vista la realtà del momento. Proiettarsi a un traguardo futuro potrebbe causare insoddisfazioni e potrebbe distaccarci dalla cosa più importante che abbiamo: qui e ora! Il nostro momento. La vita è fatte di momenti e non c’è nessun concetto più semplice di questo.
Ogni giorno, la vita ha molto da offrirci, brillare di luce propria significa saper trarre il meglio dalla vita senza lasciarsi buttare giù dai drammi che possono (o meno) circondarci.
C’è chi dice che la vita è complicata ma tutto sarebbe più semplice se riuscissimo ad abbandonare una visione materialistica delle cose. Possiamo smettere di dipendere dal materialismo così come da altre persone, ci basterebbe un po’ di auto-affermazione per poter vivere la vita con libertà e autenticità, in totale pienezza.
Vivere nell’oscurità: ecco come alcune persone sprecano la loro vita
C’è chi trascorre buona parte della propria vita rinchiuso in una dimensione di frustrazione, rabbia e invidia. Generalmente queste persone attecchiscono la loro frustrazione su tematiche della propria vita o temi pubblici.
Possono focalizzare le proprie prospettive negative nelle aree tematiche più “difficili e delicate” come la situazione socio-economica del paese o più semplicemente sul fatto che non riescano a trovare persone meritevoli perché tanto… “sono tutti falsi e vogliono i propri interessi“.
Le persone buie che vivono nell’oscurità possono condizionarci e inquinare il nostro benessere. Chi vive nell’oscurità può offuscare o spegnere addirittura le luci degli altri.
Provate a riflettere su questo:
quante volte, dopo una semplice discussione in cui un amico o un parente ha gettato ripetutamente veleno sul “sistema dell’Italia” su “come la politica rovini le cose” su come “i politici rubano“, avete canalizzato un senso di impotenza e profonda ingiustizia? Protraendo queste emozioni, si rischia di spegnere la propria luce.
Altro esempio classico.
Quante volte avete canalizzato un senso di amarezza quando un amico o parente non ha fatto altro che sparlare di un conoscente in comune? O non ha fatto altro che lamentarsi su come le persone pensano tutte ai propri interessi… di come i tempi siano cambiati… i luoghi comuni per lamentarsi sono tantissimi.
Attenzione!
Non sto negando che “i tempi sono cambiati“, non sto dicendo che non esiste gente opportunista, ne’ sto dicendo che viviamo in un paese economicamente prospero! Sto solo dicendo che la vita è ricchissima e ci dà tante cose sulle quali poterci concentrare, sarebbe meglio indirizzare le proprie energie su fattori che possono migliorare la nostra crescita e non limitarla!
L’importanza di brillare di luce propria: come sfruttare davvero il dono della vita
Ogni persona dovrebbe imparare a coltivare la propria luce personale così da riuscire a superare le possibili oscurità che la vita ci presenta ogni tanto.
Per brillare di luce propria bisogna conoscersi, capirsi e accettarsi.
Accettarsi partendo dal proprio vissuto: gli errori del passato non sono oscurità da nascondere, sono esperienze che, nel bene o nel male, hanno arricchito il nostro bagaglio.
Per brillare di luce propria bisogna convalidare le ogni emozione
Chi conosce se stesso e convalida le proprie emozioni senza condannarle o “mutilarle” è davvero pronto ad aprirsi verso il prossimo. La reciprocità dovrebbe partire dalla profonda conoscenza di sé.
Per brillare di luce propria bisogna saper dare ma anche saper ricevere
Se conosciamo noi stessi, possiamo essere più empatici verso gli altri, comprendere i loro punti di vista e condividere le loro gioie. Nella vita bisogna essere aperti biderezionalmente: dobbiamo essere disposti a dare e pronti a ricevere ciò che di bello possono offrirci gli altri.
Per brillare di luce propria bisogna trovare l’equilibrio interiore
E’ difficile avere una buona autostima, credere in se stesso, convalidare e capire le proprie emozioni e azioni, riuscire a ricevere senza riserve ed essere pronti a dare.
La difficoltà sta nei retaggi del passato che lavorano a livello inconscio: rapporti familiari disfunzionali, esperienze traumatiche, relazioni amorose nocive… sono fattori che possono fomentare oscurità in forma di squilibri emotivi. L’oscurità è anche “io non merito di essere felice”, l’oscurità è anche l’auto-condanna, l’oscurità sono tutti quei rapporti che non appagano davvero i nostri bisogni. Per poter appagare davvero i propri bisogni, però, bisogna conoscerli e non fermarsi alla superficialità dei “desideri”.
Nessuno nasce con luce propria. Se nascessimo con auto-consapevolezza e empatia in dotazione, la vita sarebbe molto più semplice. La luce, la fortuna e la felicità, si costruiscono ogni giorno con atteggiamenti e mentalità propositive.
Per avere una mentalità propositiva ci basta essere coscienti che meritiamo di entusiasmarci, di sorridere e di uscire più forti dalle avversità della vita.
Self compassion: la capacità di accettarsi e comprendersi profondamente
Con l’auto-consapevolezza si riduce il carico di ansia, di stress e si abbassa il rischio di depressione, aumentano i livelli di autostima e la capacità che abbiamo di fronteggiare i problemi.
Purtroppo non molti di noi sono dotati di una buona capacità introspettiva. Spesso ci sentiamo in colpa, proviamo vergogna e tendiamo a essere severi con noi stessi perché sappiamo di aver sbagliato ma non riusciamo a capirci davvero fino in fondo: ci manca la capacità introspettiva e ci manca la cosiddetta self compassion.
La self compassion ci consente di entrare in contatto con le nostre paure e con le nostre sofferenze, senza giudicarci. Quando abbiamo a che fare con noi stessi, partiamo dal presupposto che l’autocritica è l’approccio più efficace ma non lo è affatto! La self compassion ci consente di prenderci cura di noi stessi facendolo nel modo più giusto (e gentile) possibile.
Nutrire e accudire il bambino interiore
Alcuni meccanismi inconsci potrebbero portarci a credere che non siamo capaci di raggiungere determinati obiettivi o più comunemente, che non meritiamo certe cose. Dobbiamo imparare a lavorare sull’autostima, nutrirla tutti i giorni così come se fosse un bambino di cui avere cura.
L’autostima è fortemente correlata allo stato di salute del nostro bambino interiore: l’autostima va nutrita così come il nostro bambino interiore fa parte della nostra natura più intima, bisognosa di rassicurazioni e di affermazione.
Pensate per un attimo alla genitorialità. Un tempo si pensava che essere genitori severi e intransigenti, impartire punizioni e un’educazione severa, potesse servire a tirare su figli sicuri e forti. Per fortuna quello che si pensava decenni fa oggi è stato del tutto sfatato: i metodi educativi più efficaci sono quelli che si basano sull’incoraggiamento e sull’accrescimento delle risorse personali. E’ questo approccio che dobbiamo usare con il nostro bambino interiore.
Quando cessate di darvi le dovute cure, vi comportate con voi stessi proprio come farebbe un genitore di qualche generazione più vecchio. Volete essere davvero così retrogradi e severi?
Iniziate a tranquillizzare il vostro bambino interiore sulle paure che da anni si porta dentro. Siate buoni e gentili con lui, curatelo e accuditelo. Premiatelo e incoraggiatelo. Desiderate il meglio per lui! Se ha una paura, rassicuratelo… non giudicatelo, non accusatelo: non giudicatevi, non accusatevi!
Sostenetevi e regalatevi amore sano e incondizionato.
Disarmate le persone buie
Evitate chi vive nell’oscurità: è probabile che persone buie siano presenti nella vostra famiglia o sul posto di lavoro, imparate a ignorarle. Come? Anche in questo caso è importante la consapevolezza:
- Siate consapevoli che dietro queste persone si nasconde una forte insoddisfazione, anni e anni di frustrazioni covate e rimaste inespresse fin dall’infanzia.
- Accettate queste persone così come sono perché non possono essere cambiate.
Circondatevi di persone che, come voi, riescono a brillare di luce propria: persone dalle quali imparare cose nuove, persone con le quali poter condividere gioie, entusiasmi e interessi. Queste persone saranno il vostro integratore naturale di benessere!
Allontanatevi dalle tragedie! Molte persone vivono di tragedie e trasformano la propria vita in un dramma. Queste sono le persone più difficili: è impossibile salvarle e finiscono per trascinarci o farci perdere di vista la nostra propositività. Purtroppo, queste persone, ormai vivono da sempre il ruolo di vittima dal quale non riescono a uscire.
Per alleggerire la quotidianità, imparate a coltivare senso dell’umorismo, così da rallegrare la giornata e… il sorriso e l’umorismo, sono in grado di disarmare le persone buie.
Per migliorare il proprio approccio alla vita, vi consiglio di leggere la pagina: 5 minuti al giorno per costruirsi una vita felice.