La carruba è il frutto dell’albero Ceratonia siliqua. Si tratta di un sempreverde dall’aspetto maestoso, che arriva anche all’altezza di 10 metri e vive fino a 500 anni. È originario della Siria e si ambienta bene in terreni rocciosi e calcarei con climi caldi. La carruba è nota alla tradizione come alimento ricostituente benefico per l’intestino e lo stomaco usato già in Egitto e tra i Berberi, in Marocco. La carruba è anche chiamata pane di San Giovanni, perché, secondo la leggenda, il profeta si nutriva di questa piante durante i lunghi periodi di ascesi nel deserto.
Principi attivi della carruba
I principi attivi della carruba sono presenti principalmente nelle pareti carnose che separano i semi dai baccelli. La polpa contiene i principi nutritivi oltre a fibre, sali minerali, tannini e preziosi oligoelementi, come calcio, zinco, potassio, ferro, magnesio, fosforo e silicio. La gomma, derivante dal sottile involucro dei semi, è ricca di polisaccaridi, ovvero di zuccheri complessi. Sebbene abbastanza calorica, 207 calorie per 100 grammi, la carruba è ricca di proteine, fibre e zuccheri complessi. Rappresenta una fonte di antiossidanti, in particolare flavonoidi e di vitamina E, K.
Proprietà della carruba
La carruba aiuta la peristalsi intestinale, è antidiarroica, protegge le mucose, abbassa il colesterolo, è un coadiuvante delle diete dimagranti e un’ottima alternativa al cioccolato. Vediamo nel dettaglio:
Transito intestinale
Grazie all’alto tenore di fibre la carruba, assunta sotto forma di polvere, svolge una funzione regolatrice della motilità intestinale. Agisce quindi contro stipsi diarrea e crampi. La carruba agisce sull’intestino con un’azione chimica, neutralizzano lo stato di acidosi che si genera nelle enteropatie diarroiche. Allo stesso tempo genera un effetto meccanico in quanto la carruba ha la capacità di assorbire acqua per più di 50 volte il suo peso grazie al contenuto di pectine, cellulosa e lignina, una fibra di cui la carruba è ricchissima. Queste sostanze sono capaci di assorbire grandi quantità di liquido dando origine a un gel colloidale molto voluminoso che distende le pareti intestinali e stimola una corretta peristalsi attenuando le contrazioni dolorose. Per curare i disturbi intestinali nelle persone adulte, si usano 30 g di polvere di carruba da assumere in dosi minime di 2 grammi ogni due ore, nell’arco della giornata. La polvere va sciolta nel latte, nel tè o in acqua calda. Bevi la bevanda in qualsiasi momento della giornata.
Disturbi digestivi
Inoltre, la polvere di carruba aiuta la digestione, grazie alla presenza di fibre nella sua composizione e di pectine, che assicurano la protezione delle mucose. La gomma di carrube svolge così un’azione benefica nel trattamento del reflusso gastroesofageo e attenua anche i sintomi del colon irritabile. Per attenuare i disturbi digestivi, assumi 2 capsule di carrubo, di circa 330 mg, a pranzo.
Colesterolo alto
La ricerca ha evidenziato come la carruba aiuti a ridurre trigliceridi e colesterolo cattivo. L’azione benefica sul livello di colesterolo è dovuta alla presenza di polifenoli contenuti nelle fibre della carruba.
Sovrappeso
La carruba è un ottimo integratore da affiancare ai regimi dimagranti, in quanto aiuta a regolare alcuni enzimi digestivi, grazie all’elevata presenza di tannini, di zuccheri complessi e di oligoelementi che aumentano di volume quando raggiungono lo stomaco, generando una sensazione di sazietà. Inoltre, il suo alto contenuto nutritivo colma le eventuali carenze alimentari. Per ottenere l’effetto anti-fame, assumi 3/4 capsule di carrubo un’ora prima di pranzo.
Sostituto del cioccolato
La carruba è un’ottima risorsa per chi è allergico o intollerante al cacao. è infatti usata come alternativa al cacao e al cioccolato, sotto forma di farina e pasta, soprattutto nella preparazione di bevande e di dolci e nella preparazione del cioccolato.
Parti utilizzate
Le parti più utilizzate in fitoterapia sono appunto i frutti del carrubo, da cui si estrae la gomma di carrube e la farina di carrube, che deriva dall’essiccazione, dalla torrefazione e dalla frantumazione dei baccelli. La polvere di polpa di carruba, ovvero la cosiddetta farina può essere impiegata alla base di numerose ricette per preparare budini e creme con nocciole o mandorle. Come integratore si può utilizzare in aggiunta al latte (anche vegetale) o nei frullati.
Precauzioni d’uso della carruba
Sebbene le reazioni allergiche siano rare, consultare il proprio medico prima dell’uso o in caso di eruzioni cutanee e specialmente se si prospetto un uso a lungo termine. È indispensabile mantenersi sotto controllo medico, in caso di anemia, diabete e insufficienza renale. Controindicato nei neonati sotto peso, oltre che nei pazienti affetti da disturbi metabolici o che sono allergici a uno dei suoi componenti. La carruba può aumentare in modo rilevante l’effetto delle statine o di altri farmaci per la riduzione del tasso di colesterolo.