In Finlandia i militari mangiano vegan per salvare il pianeta

Mangiare vegan è considerato sempre più un modo efficace per vivere in modo sostenibile e i pregiudizi cominciano a “cadere” un po’ dappertutto, anche nell’esercito!

Il nuovo menù vegan-friendly delle truppe

D’ora in poi alle truppe finlandesi saranno serviti, tra gli altri, anche pasti a base vegetale. Il maggiore Eija Pulkki annuncia infatti che le forze armate integreranno il loro menù con due giorni completamente vegetariani sia a pranzo che a cena ogni settimana.

A questa novità fissa si aggiunge l’introduzione di pasti vegani, prima del tutto assenti. Nei nuovi menù vegan-friendly la carne sarà quindi alternata a proteine ​​ricavate dalla soia e da prodotti veg sostitutivi. Il progetto è quello di andare avanti progressivamente nella sostituzione dei derivati animali.

Una scelta coerente

E così dopo essersi introdotti nei palazzi del potere e nelle scuole i menù vegan sono riusciti a fare breccia addirittura nelle caserme, luoghi dove troppo spesso impera ancora il culto della forza fisica legata al consumo di carne.

E se il veg sta entrando in caserma rimangono davvero pochi posti inaccessibili!

La nuova “strategie militare” in chiave veg è stata proprio pensata dai finlandesi sia per migliorare la salute dei soldati che per ridurre il devastante impatto della produzione di carne sull’ambiente.

Tutti hanno capito che mangiare vegan è importante

Varie iniziative dei governi di tutto il mondo stanno finalmente sostenendo il veganismo come un modo concreto per combattere il cambiamento climatico. Da ultimo, solo pochi mesi fa, il ministro dell’agricoltura olandese ha presentato un report in cui emerge l’esigenza di diminuire drasticamente l’inquinamento derivato dalla produzione di carne e derivati nel paese.

D’altronde lo studio pubblicato recentemente su Science, basato su 40 alimenti che insieme rappresentano il 90% del cibo consumato in tutto il mondo, ha evidenziato come quelli di origine animale forniscono solo il 18% delle calorie e il 37% delle proteine, ma utilizzano l’83% dei terreni e producono quasi il 60% dei gas serra e dell’ inquinamento di aria e acqua.

Passare a un’alimentazione senza carne e derivati risparmia sia agli animali che al nostro pianeta una sofferenza non necessaria.

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