..“Ma quasi tutta l’umanità è nella tua
brutta situazione”.
“Quale situazione?”.
“Credevo di avertelo già spiegato.
Se non hai ciò che
vuoi, soffri; se hai ciò che non vuoi,
soffri; e soffri anche quando hai
esattamente ciò che vuoi, perché non
puoi tenertelo per sempre. La tua mente
è la brutta situazione. Vorrebbe essere
libera dal cambiamento, libera dal
dolore, libera dal destino della vita e
della morte. Ma il cambiamento è una
legge e non c’è niente da fare”.
“Se volevi deprimermi, ci sei
riuscito. Mi è passata la fame. Se la vita
è solo sofferenza, perché darsi tanto da
fare?”.
“La vita non è sofferenza. Sei tu che
ne soffri invece di goderne, a meno di
non lasciar andare gli attaccamenti della
mente e camminare libero,
indipendentemente da quello che ti
accade”.
“Allora, quali sono gli usi
positivi della mente?”.
“Non ce ne sono”.
“Non ce ne sono? Ma è una follia! E
le creazioni della mente? I libri, le
biblioteche, l’arte? Tutte le scoperte
fatte da menti brillanti?”.
“Non esistono menti brillanti”.
“Socrate, smettila di fare affermazioni
assurde e spiegati”.
“D’accordo,definirò un paio di termini per te.
‘Mente’ è una di quelle parole scivolose
come ‘amore’. La definizione corretta
dipende dal tuo stato di coscienza.
Vedila così: hai un cervello che
comanda il corpo,
immagazzina informazioni
e gioca con queste
informazioni. Indichiamo i processi
astratti del cervello con il termine
‘intelletto’. Il cervello e la mente non
sono la stessa cosa. Il cervello è reale,
la mente no.
La ‘mente’ è un riflesso illusorio dei
processi cerebrali. Comprende tutti i
pensieri casuali e disordinati che dal
subconscio emergono nella coscienza.
La coscienza non è la mente, la
consapevolezza non è la mente,
l’attenzione non è la mente. La mente è
un’ostruzione, un peso. È una specie di
errore evolutivo dell’essere umano, una
falla originaria nell’esperimento umano.
Non so che farmene della mente”.
“Non sono sicuro di avere capito il
tuo discorso, ma sembri sincero.
Ma,devo tagliarmi la
testa per liberarmi della mente?”.
“In effetti è una soluzione, ma ha
degli effetti collaterali indesiderabili. Il
cervello è uno strumento. Può ricordare
numeri di telefono, risolvere problemi
matematici o creare poesie. Usato in
questo modo lavora per il resto del
corpo, come un trattore. Ma se non
riesci a smettere di pensare a un
problema matematico o a un numero di
telefono, o quando pensieri e ricordi
molesti ti assalgono senza nessuna
intenzione da parte tua, non è il tuo
cervello che lavora, ma la tua mente che
vaga. Allora la mente ti controlla, il
trattore è impazzito”.
“Capisco”.
“Per capirlo veramente,
devi osservare te stesso. Sorge una bolla-
pensiero di rabbia e tu diventi
arrabbiato. Lo stesso vale per tutte le
emozioni.
Sono il tuo riflesso
condizionato ai pensieri che non sai
controllare. I tuoi pensieri sono come
scimmie punte da uno scorpione”.
“Socrate, penso…”.
“Pensi troppo!”.
“Stavo appunto per dirti che ho
davvero voglia di cambiare. È una mia
caratteristica: sono sempre stato aperto
al cambiamento”.
“Questa è una delle tue più grandi
illusioni. Sì, sei sempre stato pronto a
cambiare vestiti, taglio di capelli, donne
e case. Sei anche troppo propenso a
cambiare qualunque cosa eccetto te
stesso, ma cambierai. O sarò io ad
aiutarti ad aprire gli occhi o lo farà il
tempo, ma non sempre il tempo è
gentile.
Fai la tua scelta, ma prima di tutto
devi realizzare che sei in prigione. Solo
così potremo progettare la tua fuga”…
Il Maestro “Socrate” e l’allievo Dan, dal libro “La via del guerriero di pace”