Le mele potrebbero definirsi il frutto dal volto umano non soltanto per la forma e il colore e il nome che s ‘è dato alle gote – pomelli, non soltanto perché è inserita nelle vicende umane come protagonista vedi la mela come frutto proibito che Eva colse meritandosi l’anatema divino (in realtà il frutto proibito fu il fico) – non soltanto perché è valsa, secondo’ quanto ne scrive il poeta inglese Milton, a sancire il principio del bene e del male, dell’ obbedienza e della disobbedienza; non soltanto perché scatenò la guerra più famosa – la guerra di Troia – ma anche perché ha metabolismo e struttura pari a quelle umane.
Si pensi all’acido galatturoruco che è contenuto nelle pectine, cioè in quella sostanza muco-gelatinosa delle mele che ha così alto potere assorbente e antitossico.
L’acido galatturonico è molto simile all’acido glucuronico presente nell’uomo, dove svolge appunto funzione assorbente antitossica (l’acido glucuronico si lega alle sostanze tossiche e le trascina via per eliminarle attraverso l’intestino). Inoltre le mele contengono gli ormoni che esaltano la vita, quegli ormoni “estrogeni” cui si deve il desiderio d’amore, sia nella donna che nell‘uomo.
Carlo Sirtori – libro “La Mela il frutto dal volto umano”
Oncologo di fama internazionale candidato nel 1982 al nobel per la medicina.
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