“La cellula è immortale. E’ semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente” – Alexis Carrel
In un precedente articolo è stato evidenziato lo studio del Dott. Alexis Carrel che nel XX secolo dimostrò la natura temporale indefinita della cellula libera da scorie. Clicca qui per saperne di più..
Non è affatto facile parlare di longevità e rigenerazione dei tessuti in una società dove l’unica cosa che non spaventa è la morte.
Molti preferiscono rimanere aggrappati all’idea che le malattie e la morte a 80 anni siano naturali ed indispensabili per l’uomo. Ecco perchè non è raro sentirsi rispondere che la morte è importante, che vivere per lungo tempo senza malattie sarebbe noioso, e che l’uomo ha dei limiti imposti.
Lo stesso Arnold Ehret tramite i suoi studi arrivò a ipotizzare nei suoi testi che la vecchiaia e la malattia possono diventare impossibili per l’uomo che segue le leggi della natura.
“Se, secondo le leggi primarie paradisiache, ai polmoni e alla pelle fossero dati niente altro che l’aria pura e l’elettricità del sole, e allo stomaco e agli intestini nient’altro che gli alimenti del sole, cioè la frutta, che vengono digeriti quasi senza pausa, e secernono soltanto cellulosa senza muco, non collosa e priva di germi, non sembrano esserci ragioni per cui il sistema di tubi del corpo umano debba diventare difettoso, indebolirsi, invecchiare ed infine crollare completamente. Invece delle cellule vive e energetiche della frutta, si mangiano “alimenti morti”, biologicamente intesi per gli animali da preda, come cibi modificati chimicamente dall’ossidazione dell’aria (putrefazione), cotti a morte e privati della loro energia. Il muco si accumula specialmente nel canale di riscaldamento. La somma totale di questa contaminazione causa difetti cronici, promuove l’invecchiamento ed è il fattore principale nella natura di tutte le malattie. L’invecchiamento, perciò, è una malattia latente, cioè un lento ma costantemente in aumento disturbo del funzionamento del motore della vita.” – Arnold Ehret
“SE QUALCUNO VIVESSE FIN DALL’INFANZIA CON CIBI ASSOLUTAMENTE SENZA MUCO, E NUTRENDOSI DI FRUTTA E NIENT’ALTRO, SAREBBE ALTRETTANTO CERTO CHE NON POTREBBE SVILUPPARE NE’ MALATTIE NE’ SINTOMI DI VECCHIAIA.”
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Prof. Arnold Ehret