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Quando scelgo le mele personalmente evito quelle troppo lucide da sembrare di plastica, poichè in alcuni casi potrebbero esser trattate con cere artificiali.
Prendendo una lama tagliente e passandola più volte sulla buccia a mò di rasoio, si può verificale la fuoriuscita di polvere consistente bianca simil-neve.
Questa può derivare dalla cuticola di cellulosa naturalmente presente sulla parte esterna della buccia della mela (pruina); ma potrebbe anche trattarsi di cere artificiali utilizzate per conservare il prodotto più a lungo: cera d’api, morfolina (legale in Canada, America latina e Stati Uniti, ma non in Europa), gommalacca (E904), …
Quando parliamo della cuticola naturalmente presente sulla buccia della mela (detta anche Pruina), essa è costituita principalmente da acido ursolico, idrocarboni, aldeidi, chetoni, tracce di alcol primari e secondari, come evidenzia lo studio del 1998 dell’Università del Nord Carolina sulla composizione della pruina naturale.
Ceratura biocompatibile: apriamoci alle cere carpotecniche!
La ceratura delle mele, cosiddetta Apple Coating, è una tecnica ammessa dai regolamenti sanitari italiani, europei ed extracomunitari.
Alcuni produttori usano la gommalacca nella ceratura delle mele, la quale deve essere “sciolta” per poter essere applicata con l’uso di coadiuvanti e veicolanti tipo: acidi grassi, ammonio idrossido, caseina, dimetilpolisilossano. Coadiuvanti o solventi e veicolanti possono fruire delle “Esenzione dall’indicazione degli ingredienti in etichetta” dell’art. 7 del D. Lgs. 109/92
Chiediamo a tutte le forze politiche, alla cittadinanza e alle industrie di attivare rapide azioni politiche, al fine di incentivare l’utilizzo esclusivo di cere massimamente biocompatibili, come le cere carpotecniche: ci auguriamo si muova presto qualcosa in tale direzione!
Potendo scegliere nel frattempo potete optare per mele BIOLOGICHE, BIODINAMICHE, del contadino, o per mele del supermercato non troppo lucide da sembrare finte.
Ricordate la prima legge di mercato: “E’ LA DOMANDA CHE CREA L’OFFERTA”.
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